Sconfitta pesante in casa PD che non raggiunge nemmeno il 20%. Mancanza di carisma del leader Letta e appoggio incondizionato alle misure del governo Draghi hanno influito sui consensi.
Il segretario del PD, Letta, durante la campagna elettorale dichiarava: "Credo che sia molto importante che tutti i leader politici dicano con grande chiarezza, che la campagna di vaccinazioni continuerà". Sotto il 3% +Europa della radicale Bonino.
Riesce a mantenere una buona fetta di voti il M5S al 15%, voti registrati soprattutto nel sud.
L'accoppiata Renzi-Calenda, il cd terzo polo, si è fermata al 7%.
Sparisce Di Maio col suo improbabile partito, Impegno civico, che racimola mezzo punto percentuale.
I partiti antisistema, Italexit (1,9%) Isp (1,2%) e Vita (0,7%) alla prova del fuoco, deludono le attese.
Alto l'astensionismo, 36%. Segno di una crescente e allarmante disaffezione verso la politica.
Nomi eccellenti bocciati dall'elettorato; Cirinnà, Bonino, Di Maio, Fiano, Sgarbi. Confermato invece il ministro della salute uscente Speranza. Ce la fa anche l'eterno Casini. Eletto anche il virologo Crisanti con il Pd.
Ora il governo di centrodestra dovrà affrontare situazioni complesse quali il caro bollette, la situazione sanitaria, la crisi economica e scenari internazionali molto caldi.
E non in ultimo, chi come Italia ci segue dall'"alto"...la presidente della commissione europea Ursula Von der Leyen: "Se le cose (in Italia) vanno verso una situazione difficile, allo stesso modo ho parlato di Ungheria e Polonia, abbiamo gli strumenti".
Nihil novum sub sole