martedì 27 maggio 2014

Elezioni europee 2014


Il Partito Democratico vince le elezioni europee con un risultato sopra ogni aspettativa. La formazione del premier Matteo Renzi si attesta infatti al 40,8% dei consensi, che equivalgono a 11 milioni di voti. Dietro e staccato di molto il grande sconfitto di questa tornata elettorale il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo fermo al 21,1%, in calo rispetto alle politiche di un anno prima. Sul versante centro-destra prova a reggere il colpo Forza Italia con il 16,8% e se la Lega Nord può brindare al successo con il suo 6,1%, in crescita rispetto all'ultima elezione e con il segretario Matteo Salvini che risulta il politico più votato d'Italia con 223.225 preferenze, il partito di Aflano, Nuovo Centro Destra, alla prima sortita elettorale raccoglie appena il 4,3%, ben performante solo in alcune regioni del sud. Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni non supera lo sbarramento del quattro per cento fermandosi al 3,6%. Entra in parlamento invece la formazione di estrema sinistra, la lista Tsipras con il 4%. Sparisce da ogni orizzonte politico la lista Scelta Europea, già Scelta Civica di Monti, che racimola lo 0,7%.

Quello italiano è un voto, fra i pochi nel resto d'Europa, che premia e legittima il governo attualmente in carica. Un voto pro Europa e di conseguenza pro Euro in quanto risulta tutto sommato contenuta l'affermazione dei pariti euro scettici.
Diverso lo scenario uscito dalle urne in paesi importanti come Francia e Gran Bretagna. Nel paese transalpino il Front National di Marine Le Pen iper critico nei confronti delle politiche dell'Unione europea arriva al 25% e crolla il partito di governo del socialista Hollande che si attesta al 14,7%. Oltremanica come prevedibile si registra il grande successo del partito euro scettico di Neigel Farage che raggiunge quota 31% e relativa battuta d'arresto del partito di governo del conservatore Cameron. Hanno espresso il loro voto 28 paesi aderenti all'Unione Europea che hanno eletto 750 deputati i quali daranno vita ad una diatriba politica tra europeisti ed euro scettici come mai finora.

E pluribus unum