domenica 27 ottobre 2019

Storie di soldati in guerra - James Blunt


"You're beautiful", "Carry you home", "Goodby my lover" solo per citare alcune delle sue canzoni di successo. Per molti James Blunt è il noto cantante pop inglese che vende milioni di dischi.

Prima di diventare famoso, James Hillier Blount è stato un ufficiale dell'esercito britannico. Suo padre Charles, era un colonnello, così come altri componenti della famiglia hanno fatto parte dell'esercito. James nella sua carriera di ufficiale raggiungerà il grado di capitano e nel 1999 presterà servizio in Kosovo. E' il primo ufficiale ad entrare nella capitale Pristina, in preparazione dell'arrivo di un grosso contingente Nato. In quell'occasione dichiara di essersi rifiutato di attaccare un contingente di 200 soldati russi che bloccavano una pista di atterraggio, disobbedendo ad un ordine che proveniva dal generale americano Wesley Clark, sostenendo di avere evitato la terza guerra mondiale. In un intervista, descrivendo l'accaduto, Blunt parla di "situazione folle" che i russi "ci puntavano le armi addosso in maniera aggressiva". E aggiunge "ci sono cose che si fanno sapendo che sono giuste e cose che ti senti che sono assolutamente sbagliate. Questo senso di giudizio morale viene inculcato nella testa a noi soldati dell'esercito britannico". La situazione viene normalizzata quando il generale inglese Mike Jackson prende il controllo via radio revocando l'ordine di attacco.
Da questa esperienza trarrà spunto per scrivere la canzone "No bravery".

James Blunt trascorrerà 6 anni nell'esercito, prestando anche servizio al funerale della regina Elisabetta nel 2002.

Oggi vive a Ibiza è sposato e ha un figlio.

Per aspera ad astra

lunedì 27 maggio 2019

Elezioni europee 2019


La Lega di Matteo Salvini trionfa alle elezioni europee e assume definitivamente i caratteri di un partito nazionale. 34.3% dei consensi che equivalgono ad oltre nove milioni di voti. Nelle due circoscrizioni settentrionali raggiunge addirittura il quaranta per cento. E' il primo partito con percentuali oltre il trenta anche nelle regioni dell'Italia centrale, storicamente a tradizione rossa. La Lega sfonda anche in meridione superando il venti per cento. Un exploit, quello leghista, anche considerando che su scala nazionale alle precedenti consultazioni europee ottenne soltanto il sei per cento e il diciassette alle politiche dello scorso anno.
In conferenza stampa Matteo Salvini ha affermato "Proviamo a salvarla questa Europa, riportandola alle sue radici, al suo sogno originario" e "Siamo un grande paese, abbiamo dato una grande lezione di partecipazione e di orgoglio". In politica interna per Salvini le priorità sono riduzione delle tasse. Mentre in politica estera ritiene un sbaglio le sanzioni alla Russia, pur riaffermando l'adesione alla Nato.

Crolla nei consensi il M5S che si attesta al 17% ribaltando in negativo i rapporti di forza nel governo giallo-verde, e dimezzando i voti delle politiche; pagando probabilmente l'applicazione del reddito di cittadinanza e il decreto dignità.  Il Partito Democratico di Nicola Zingaretti è la seconda forza del paese con il 22.6% superando il partito di Di Maio e migliorando di quattro punti sulle politiche, ma in netta diminuzione rispetto alle vette del quaranta per cento ottenuta da Renzi nelle precedenti europee. Forza Italia, a parte il sud Italia, ormai incapace di superare la soglia del dieci per cento, raccoglie 8,7% e in flessione rispetto alle politiche scorse. Buona l'affermazione di Fratelli d'Italia con 6,4%. +Europa di Emma Bonino, e dall'evidente vocazione europeista ottiene il 3%. I Verdi si fermano al 2,2%.

In Germani Cdu primo partito, ma in declino. Buon successo dei Verdi, terza la Spd. Quarta la Afd.
Rassemblement national della Le Pen vince in Francia con il 23%. La coalizione del premier Macron arriva secondo ad un punto di distanza. In Gran Bretagna il Brexit party stravince con il 31%, affossando laburisti e conservatori. Spagna in controtendenza dove i socialisti ottengono la leadership con il 32%. Significativo nell'est Europa il dato dell''Ungheria dove il partito sovranista di Viktor Orban stravince con il 52%.

Carpe diem

sabato 9 febbraio 2019

C'era una volta la lingua italiana


La lingua italiana è parlata da oltre 60 milioni di persone. Classificata al 21° posto tra le lingue parlanti nel mondo. E' la lingua di Dante, Petrarca e Manzoni. E' o era anche la lingua del cibo, della musica e della poesia. Eppure oggi il nostro idioma sembra lasciare il posto ad un inglese sempre più onnipresente. 

Nello sport, abbiamo goal, offside, corner, assist, derby, dribbling, penalty, set, game, ase, tie break, match point, net, coach, touchdown, basket, volley, boxe, workout.

Per non parlare dell'inglese aziendale. Qui è un vero must. Un target. Una nuova azienda è una start-up, e spesso si prefigge una mission, soprattutto se dedica un ufficio alla customer care, in maniera tale da tenere sotto controllo la customer satisfation. Il business va perseguito con una corporate sinergy fra i vari team, sempre con un occhio al budget. Nel mondo del lavoro oggi troviamo freelance e manager, che spesso vanno al meeting. C'è un save the date e relativa dead line. La tecnologia ci viene in contro con le mail e le conference call. E con tutti questi termini bisogna fare attenzione ai misunderstanding.

Se accendiamo la tv troveremo notizie, o meglio news a volte breaking news, sullo spread, sul fiscal compact, sul welfare, sulla spending review, sulle missioni di peace keeping. Prima delle elezioni assistiamo ai talk-show e poi guarderemo i primi exit-poll. Il tutto si intende tra uno spot e l'altro di prodotti che sono un brand con i loro pay-off generati dal marketing. E poi c'è sempre un film in preview al cinema, a meno che i biglietti non siano sold out.

La sera si va a bere un drink al bar o al pub, poi magari si va al fast food, dove possiamo scegliere tra un hamburger o un hot dog, con ketchup e bacon, con contorno di chips. Oppure ci si può accontentare di un roast beef comprato al discount.

Oggi si può essere single o avere un partner, preferire la musica rock alla pop, essere iscritto su Facebook, Linkedin, Twitter. E attraverso questi social network pubblichiamo non più un autoscatto, fatto con lo smartphone, bensì un selfie, e se la foto è venuta bene è ok e prendiamo pure molti like se abbiamo tanti followers.

Questo articolo, scritto con un computer e un mouse, contiene quasi cento parole in inglese.

Apertis verbis