mercoledì 30 dicembre 2020

2020 annus horribilis



Il 2020 passerà alla storia come un anno che ha segnato profondi cambiamenti nel vivere quotidiano. E' l'anno in cui alcuni termini in precedenza poco diffusi sono entrati nell'uso comune: pandemia, lockdown, dpcm, immunodepresso, asintomatico, contagio, dispnea, quarantena, distanziamento sociale, smart working. Amuchina, guanti e mascherina fanno parte ormai della dotazione personale. I media ci forniscono aggiornamenti continui sul numero di tamponi, contagi, terapie intensive e decessi. La televisione, in particolare, ha reso celebri volti di medici, virologi, scienziati, infettivologi che prima lavoravano lontano dai riflettori. 

Se il Coronavirus ha destato preoccupazione nel corso del 2020 dal punto di vista sanitario, altrettanto allarmante è l'impatto che hanno prodotto le misure imposte dal governo sul piano economico. Uno studio di Confcommercio avverte che nel corso dell'anno oltre 390.000 imprese hanno chiuso i battenti e che ci sia stata un contrazione dei consumi pari al 10,8%. Inoltre si stima la scomparsa di circa 200.000 professionisti a partita iva. 

Nel nostro paese le ore di cassaintegrazione hanno visto un'impennata dell'892% (6,7 milioni di lavoratori, dati Inps). Tra febbraio e giugno mezzo milione di italiani hanno perso il lavoro. In calo vertiginoso le prenotazioni in alberghi e ristoranti. 

Secondo l'Organizzazione internazionale del lavoro (agenzia specializzata delle Nazioni Unite) a livello mondiale si rischiano di perdere 25 milioni di posti di lavoro per i blocchi produttivi imposti dai vari governi nazionali. Il dato è preoccupante se confrontato con la già pesante crisi finanziaria del 2008-2009 che aveva generato 22 milioni di disoccupati. 

Sul piano psicologico il nuovo stile di vita sviluppato nel 2020 ha sottoposto a stress emotivo le persone. La paura del contagio e la quarantena hanno generato in alcuni soggetti nervosismo, ansia e depressione. La stessa parola influenza rivela la paura del nemico invisibile. I romani definivano l'influenza "ab occulta coeli influentia", cioè "per una nascosta influenza del cielo". 

Annus horribilis

lunedì 9 novembre 2020

Stati Uniti, elezioni presidenziali 2020


"Se si contano i voti legali, io ho vinto facilmente" esordisce così alla prima conferenza stampa a spoglio ancora in corso Donald Trump. E prosegue "se si contano i voti illegali, loro possono cercare di rubarci le elezioni....Abbiamo vinto con numeri storici e i sondaggi che loro avevano erano consapevolmente sbagliati." Entrando più nel dettaglio il presidente uscente sostiene: "Negli stati a maggioranza democratica, vedo qualcosa di irregolare. Ci sono stati casi in cui è stato vietato agli osservatori di entrare negli edifici dove si stavano svolgendo le operazioni di spoglio dei voti." Trump sostiene, inoltre, che nei seggi siano arrivate schede elettorali in buste non affrancate giorni dopo le lezioni, e alle finestre dei seggi siano stati messi dei cartoni per impedire la vista dello scrutinio dall'esterno. L'ex sindaco di New York, Rudolph Giuliani, a proposito delle presunte irregolarità, sostiene che abbiano votato anche i morti.
Mentre Trump denuncia brogli elettorali, Joe Biden esulta per la sua elezione. L'insediamento avverrà il 20 gennaio 2021 e cioè alla scadenza del mandato del suo predecessore. 
Joeseph Robinette Biden jr., già vicepresidente sotto Obama, sarà salvo riconteggi e battaglie legali, il più anziano presidente degli Stati Uniti (78 anni), record che apparteneva proprio a Trump. Le prime parole espresse da Biden sono: "sarò il presidente di tutti gli americani."
Wall Street e le principali borse internazionali sembrano reagire bene, ma il quadro che emerge è quello di una nazione divisa, l'America centrale è con Trump, est ed ovest hanno preferito Biden. 

Veritas semper una est

sabato 21 marzo 2020

Coronavirus e la colonna infame




Milano, 1630. Il barbiere Gian Giacomo Mora e il commissario di sanità Guglielmo Piazza vengono condannati a morte. Il Ducato di Milano è sconvolto dall'epidemia di peste, che ucciderà 64.000 persone. Mora è accusato di aver prodotto un unguento che, contrariamente alla sua intenzione, sempre secondo i giudici, è un prodotto malefico diffuso dal Piazza, su suggerimento del primo al fine di diffondere il contagio. L'accusatrice è Caterina Rosa, che vide il Piazza mentre camminava vicino a un muro di un edificio vi si appoggiava con la mano. Segnale, secondo l'epoca, che vi stesse spargendo una sostanza venefica. I due dapprima negarono di essere "untori". Sottoposti a tortura, confessarono. E fecero il nome di altri "untori". Nel tragitto che portava all'esecuzione, Mora fu attanagliato con pinze roventi, gli fu tagliata la mano destra, spezzate le ossa, esposto al pubblico e infine dopo sei ore di agonia, fu ucciso con il taglio della gola. Il corpo fu bruciato e le ceneri disperse.
La casa di Gian Giacomo Mora venne distrutta e in segno di monito, al su posto fu eretta una colonna. Alessandro Manzoni rese celebre questi fatti con il saggio storico "Storia della colonna infame".
"Dio solo ha potuto vedere se que' magistrati, trovando i colpevoli d'un delitto che non c'era, ma che si voleva, furono più complici o ministri d'una moltitudine che, accecata, non dall'ignoranza, ma dalla malignità e dal furore, violava con quelle grida i precetti più positivi della legge divina di cui si vantava seguace" (Cit. dall'Introduzione della Storia della colonna infame).
La colonna fu abbattuta nel 1778.

Oggi, tutta la penisola, specialmente il Nord Italia è alle prese con la pandemia del Coronavirus (Covid-19). Le autorità, al fine di circoscrivere il contagio, impongono restrizioni sulla libertà di circolazione. Ma è, in primis, al buon senso di ogni persona che è affidata la capacità di sapersi comportare in situazioni alle quali nessuno di noi è preparato.

Historia magistra vitae



sabato 29 febbraio 2020

Coronavirus in Italia


Il coronavirus sembra dilagare in Italia. Aumentano i decessi. Siamo il terzo paese più colpito dopo Cina e Corea del Sud. Centinaia i contagi. E' una situazione critica specialmente nel nord Italia, Lombardia in primis. Sospese le lezione nelle scuole, le funzioni religiose e le manifestazioni sportive. E' ressa nei supermercati per l'approvvigionamento di generi alimentari, disinfettanti e mascherine. Quest'ultime ormai simbolo della prevenzione del contagio.
Ma che cos'è il coronavirus? Da dove prende origine? Una prima risposta a questi quesiti sembra trovarsi in un serpente velenoso. Più precisamente nel mercato alimentare della città cinese di Wuhan (oltre 6 milioni di abitanti) dove vengono vendute carni di animali selvatici. Questo perché le prime persone infette lavoravano in tale mercato. Più precisamente sempre secondo questa teoria il virus proviene dai pipistrelli e successivamente veicolato ai serpenti.
Altre teorie, invece, ipotizzano che il virus sia stato appositamente creato in laboratorio. Sicuramente suggestivo e al contempo inquietatane è quanto riportato nel libro di Dean Koontz "The eyes of durkness". Nel romanzo, scritto nel 1981, si legge di un virus chiamato "Gorki-400" dal nome della città sovietica di Gorki (oggi Nižnij Novgorod, Russia) e che nell'edizione del 1996 diviene "Wuhan-400". La spiegazione razionale è che dopo la caduta dell'Unione Sovietica, il nemico numero uno dell'Occidente divenne automaticamente la Cina. Ma un altro tassello a favore delle teorie complottiste è il passaggio all'interno del trhiller in cui si legge "Intorno al 2020 una grave polmonite si diffonderà in tutto il mondo". Curiose coincidenze...
Ad oggi la relatà dei fatti è che a causa del coronavirus il 2020 oltre che dal punto di vista sanitario sembra delinearsi come un anno di emergenza anche dal punto di vista economico. Per il nostro paese si stima una perdita del Pil tra i 9 e i 27 miliardi.

Hannibal ad portas