giovedì 14 marzo 2013

Papa Francesco I




Primo papa del continente americano. Terzo papa non italiano consecutivo. Il primo a scegliere il nome del santo di Assisi. Papa Francesco I è il 266° successore di San Pietro. Senza dubbio la sua elezione è una sorpresa. E' anche la prima volta di un gesuita sul Soglio Pontificio. Papa Bergoglio esordisce dicendo: <Cari fratelli e sorelle buona sera. Voi sapete che il Papa è vescovo di Roma ma sembra che i i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo quasi alla fine del mondo, ma siamo qui> e prosegue rivolgendo una preghiera a Benedetto XVI, il suo predecessore. Dopo essersi soffermato sull'inizio del cammino della Chiesa di Roma da fare insieme ai fedeli conclude implorando una preghiera per lui come era nel suo stile anche quando era cardinale.
Il nuovo pontefice, nato a Buenos Aires nel 1936, conserva comunque un legame con il vecchio continente, con l'Italia in particolare. Il bisnonno di Jorge Mario Bergoglio era infatti natio della provincia di Asti.
I primi commentatori lo descrivono come papa progressista, in quanto a suo tempo portato avanti dal cardinale Martini, ma ai tempi di oggi probabilmente sono etichette troppo strette e poco confacenti alla complessità del ruolo.

 Miserando atque eligendo

sabato 2 marzo 2013

Elezioni politiche 2013


Le recenti elezioni politiche hanno regalato molti dubbi e poche certezze.

Partiamo da queste ultime. Gianfranco Fini, che dal 1983 sedeva in parlamento, non viene confermato dagli elettori; Fli ottiene soltanto lo 0,47%. L’ex presidente della Camera appena chiuse le urne dichiara: “per l’Italia il peggio deve venire”. Casini, l’altro fiasco di questa tornata elettorale, più compassato dice: “nella vita si vince e si perde”. Sempre restando al centro, Mario Monti con la sua lista si attesta intorno all’8%, forse troppo freschi negli italiani, i ricordi della super austerità economica (con i suoi 3 milioni di disoccupati) da lui imposta o forse perché un tecnico non doveva salire in politica. La delusione nel corso delle interviste è mitigata dal fatto che la lista è stata creata in pochi giorni. 
La lista di Giannino e le sue idee innovatrici per il sistema economico-finanziario italiano è stata travolta poco prima del voto dalla vanità del suo stesso fondatore. Il partito dei pm Ingoria-Di Pietro è stata snobbata dall'elettorato. La Lega Nord di Maroni tiene dopo la difficile eredità di Bossi con i suoi pro e suoi contro. A destra la consueta parcellizzazione dei voti tra Storace, la neonata formazione della Meloni, e altre liste minori attribuibili a quell'universo politico.

Ma veniamo ai big e anche ai dubbi. Bersani e il suo Pd con la vittoria in tasca si è fatto raggiungere dal Pdl nel quale è sempre più palese l’essere Berlusconi dipendente. Il fenomeno del Movimento 5 stelle del comico Grillo, vero vincitore di queste elezioni politiche, è ciò che agita i mercati e ancora di più la vecchia politica, quella della prima repubblica, della seconda e di quante ne verranno. Un movimento del quale, ad oggi, si conosce la sua mente, l’imprenditore Gianroberto Casaleggio (che ispira i discorsi, ma non parla) e il suo volto simpatico, il comico Beppe Grillo. Difficile, invece, conoscere e prevedere l’evolversi del movimento all'interno del sistema parlamentare e istituzionale; c’è da formare un nuovo governo, eleggere i presidenti di Camera e Senato, eleggere il Presidente della Repubblica e uno dei pilastri del movimento è la non-alleanza con i partiti tradizionali. 
Pd, Pdl, Grillo una difficile matassa da sbrogliare, chissà che non ne approfitti qualcuno? Qualcuno che esce tecnicamente sconfitto da queste elezioni…

Cui prodest?