I britannici hanno scelto. Sono stati 17.410.742 il 51,9% i voti per il leave a fronte di 16.141.241 il 48,1% i voti per il remain. Iniziando un percorso che porterà la Gran Bretagna all'uscita dall'Unione Europea.
Il Regno Unito aderì nel 1973 a quella che si chiamava CEE, conservando però sempre la sterlina come moneta nazionale. L'unione perde un membro importante con 63 milioni di abitanti (terzo paese) e con 73 rappresentanti al parlamento di Bruxelles, oltre all'importanza economico-finanziaria che ha sempre rivestito.
Le prime conseguenze sono state le dimissioni del premier David Cameron e il crollo delle borse.
Cameron prima del voto avvertì che in caso di vittoria della Brexit il rischio di guerra tornerebbe a incombere sull'Europa. E ancora che "L'Unione Europea ha aiutato a riconciliare paesi che sono stati in conflitto per decenni e a mantenere la pace". A guardare la mappa del voto sembrano sulla stessa linea coloro che hanno votato nelle grandi città. Maggioritario il no alla Brexit, infatti in primis a Londra, ma anche Manchester, Liverpool, Oxford, Cambridge. Meno scontato invece il voto contrario alla Brexit espresso in maggioranza in Scozia e Irlanda del Nord. Nelle campagne e nei piccoli centri hanno prevalso i voti favorevoli all'uscita.
In questo quadro, non può che esultare il leader dello Ukip, Nigel Farage che ha esclamato "E' indipendence day " e "E' la vittoria della gente comune contro le grandi banche, il grande business e i grandi politici". Allineato a Farage, sembra essere il candidato alla Casa Bianca Donald Trump che sostiene "E' una grande notizia che i britannci si siano ripresi il loro paese". Realista Vladimir Putin che dice "Il risultato del referndum avrà senz'altro conseguenze per il mondo e la Russia". Preoocupazioni e timori hanno invece espresso la Merkel e Obama.
Alla fine dunque ha prevalso l'orgoglio inglese, e la difesa delle loro autenticità. Nonostante l'omicidio della deputata laburista Jo Cox che sembrava spostasse definitivamente l'asticella dei voti verso il remain. Alludendo a questo fatto, nel nostro paese, prima del voto, il giornalista Aldo Cazzullo sul corriere della Sera si era spinto a dire"Se, come tutti ci auguriamo, la Gran Bretagna sceglierà di restare nella UE, si potrà dire che davvero una donna ha salvato l'Europa".
Da un punto di vista sociale e antropoligico, non possiamo dimenticare che la Gran Bretagna è pur sempre il paese dove si guida tenendo la sinistra, le lunghezze si misurano in pollici, piedi e miglia, i pesi in libbre, i liquidi in pinta e gallone. E l'Euro non ha fatto mai la sua comparsa.
Sarà la fine dell'Europa così come la conosciamo?
Alea iacta est
Cameron prima del voto avvertì che in caso di vittoria della Brexit il rischio di guerra tornerebbe a incombere sull'Europa. E ancora che "L'Unione Europea ha aiutato a riconciliare paesi che sono stati in conflitto per decenni e a mantenere la pace". A guardare la mappa del voto sembrano sulla stessa linea coloro che hanno votato nelle grandi città. Maggioritario il no alla Brexit, infatti in primis a Londra, ma anche Manchester, Liverpool, Oxford, Cambridge. Meno scontato invece il voto contrario alla Brexit espresso in maggioranza in Scozia e Irlanda del Nord. Nelle campagne e nei piccoli centri hanno prevalso i voti favorevoli all'uscita.
In questo quadro, non può che esultare il leader dello Ukip, Nigel Farage che ha esclamato "E' indipendence day " e "E' la vittoria della gente comune contro le grandi banche, il grande business e i grandi politici". Allineato a Farage, sembra essere il candidato alla Casa Bianca Donald Trump che sostiene "E' una grande notizia che i britannci si siano ripresi il loro paese". Realista Vladimir Putin che dice "Il risultato del referndum avrà senz'altro conseguenze per il mondo e la Russia". Preoocupazioni e timori hanno invece espresso la Merkel e Obama.
Alla fine dunque ha prevalso l'orgoglio inglese, e la difesa delle loro autenticità. Nonostante l'omicidio della deputata laburista Jo Cox che sembrava spostasse definitivamente l'asticella dei voti verso il remain. Alludendo a questo fatto, nel nostro paese, prima del voto, il giornalista Aldo Cazzullo sul corriere della Sera si era spinto a dire"Se, come tutti ci auguriamo, la Gran Bretagna sceglierà di restare nella UE, si potrà dire che davvero una donna ha salvato l'Europa".
Da un punto di vista sociale e antropoligico, non possiamo dimenticare che la Gran Bretagna è pur sempre il paese dove si guida tenendo la sinistra, le lunghezze si misurano in pollici, piedi e miglia, i pesi in libbre, i liquidi in pinta e gallone. E l'Euro non ha fatto mai la sua comparsa.
Sarà la fine dell'Europa così come la conosciamo?
Alea iacta est
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