sabato 11 giugno 2022

Britannia 1992, una storia attuale



Che cos'era il panfilo Britannia? Era una nave di proprietà della regina di Inghilterra in servizio dal 1954 al 1997, lunga 126 metri. Come ultima missione portò via da Hong Kong l'ultimo governatore inglese, dopo che la città ritornò alla Cina. Oggi è adibita a nave museo ad Edimburgo. Britannia era il nome latino con il quale i romanini chiamavano l'attuale Gran Bretagna.

Cosa avvenne a bordo nel 1992? Il 2 giugno 1992 si tenne un convegno sulle privatizzazioni in Italia. Il panfilo attraccò a Civitavecchia e fece rotta nella zona dell'Argentario, Mar Tirreno.  

Perché in mare? Forza talassocratica gli inglesi, così come gli Stati Uniti, che storicamente si contrappongono alle forze interne, terrestri, quest'ultime identificate in un'area pivot che Mackinder chiamò Heartland.

Chi partecipò? Sul panfilo vi erano banchieri inglesi, manager ed economisti italiani. Tra loro spicca Lorenzo Pallesi di Ina Assitalia, Jeremy Seddon di Barclyas, Innocenzo Cipolletta all'epoca direttore generale di Confindustria e poi presidente de Il sole 24 ore e di Ferrovie dello Stato, Giovanni Bazoli di Antoveneta, Gabriele Cagliari presidente dell'Eni, Luigi Spaventa futuro ministro del bilancio e presidente Consob e... Mario Draghi, all'epoca direttore generale del tesoro e futuro presidente della Bce e presidente del consiglio (non eletto), quest'ultimo pronunciò un discorso sull'inevitabilità delle privatizzazioni. Draghi sentenziò: "Di certo, non possiamo avere le privatizzazioni senza una politica fiscale credibile, che - e siamo certi - sarà parte di ogni futuro programma di governo, perché l'aderenza al Trattato di Maastricht sarà parte di ogni programma di governo"...Ce lo chiede l'Europa, più Europa... Ricordiamo a tal proposito che Cossiga definì Draghi "un vile affarista" e "non si può nominare presidente del consiglio dei ministri chi è stato socio di Goldman & Sachs, grande banca d'affari americana. E male, molto male, io feci ad appoggiare, quasi a imporne la candidatura a Silvio Berlusconi, male, molto male. E' il liquidatore, dopo la famosa crociera sul Britannia, dell'industria pubblica italiana, quando era direttore generale del tesoro. Immaginate cose farebbe da presidente del consiglio dei ministri".

Piscis primum a capite foetet

2 commenti:

  1. È proprio vero il pesce puzza dalla testa, vista la situazione attuale.....

    RispondiElimina